Ciao a tutti.
Stavolta l'argomento trattato riguarda un qualcosa che spero davvero non vi possa mai interessare:
le tecniche di primo soccorso da praticare in caso d'incidente.
Per primo soccorso s'intendono tutte quelle tecniche da attuare per limitare immediatamente le eventuali lesioni riportate in caso d'incidente. Se vi state chiedendo chi è che deve adottarle la risposta è immediata: tutti quelli che ne hanno capacità e conoscenza.
Questa risposta potrebbe apparire un po' ambigua... facciamo perciò delle precisazioni.
E' OBBLIGATORIO per tutti noi prestare assistenza a chi si trovi in difficoltà. Obbligatorio innanzi tutto per dovere morale (non credo che sia necessario spiegare perché.. eventualmente ci penserà la nostra coscienza) ed anche perché i codici penale e stradale puniscono l'omissione di soccorso: scappare dopo un incidente comporta l'arresto! (In tal proposito occorre riferirsi all'Art 593 CP che impone a chi trovi un corpo che sia o che sembri inanimato o in evidente difficoltà o pericolo di vita l'immediata assistenza o l'allerta istantanea delle autorità e dei soccorsi, pena la reclusione fino ad un anno e la pena pecuniaria di 2500 euro). Ciò però non significa assolutamente che dovremmo improvvisarci medici: rischieremmo di peggiorare la situazione o di causare danni evitabili (secondo gli Artt. 589-590 CP chi presta soccorso deve farlo in modo corretto: in caso di soccorso che provochi peggioramenti o ancor peggio la morte dell'infortunato, il soccorritore può esser passibile dei reati di lesioni personali o, addirittura, omicidio colposo).
RICAPITOLIAMO quindi:
NOSTRO OBBLIGO E' QUELLO DI PERMETTERE AL FERITO DI ESSER SOCCORSO: Dobbiamo chiamare soccorsi adeguati se noi non abbiamo le conoscenze e le capacità adeguate. In tal caso è fondamentale avvertire il 118 (numero di emergenza sanitario) il 112 o il 113 (numeri di emergenza internazionali; in Italia sono collegati rispettivamente con i Carabinieri e con la centrale di Polizia). Quando necessario può essere utile chiamare il 115 (numero collegato ai Vigili del Fuoco). Dobbiamo proteggere come meglio sia possibile i feriti, anche da noi stessi a volte, cercando di bloccare i veicoli che sopraggiungono o i curiosi che non hanno conoscenze mediche. NON DOBBIAMO MAI SOSTITUIRCI AL PERSONALE MEDICO (rischiamo di causere danni maggiori a chi li ha già subiti e problemi giudiziari per noi).
NON DOBBIAMO ASSOLUTAMENTE SPOSTARE I FERITI se abbiamo anche il minimo dubbio che l'infortunato possa aver subito un urto a schiena-collo-colonna vertebrale (in particolare ciò vale per le posizioni indicate successivamente; le posizioni anti-shock, laterali etc vanno utilizzate solo se abbiamo la CERTEZZA di questo). Un cattivo trattamento in tal caso può causare danni gravissimi IRREVERSIBILI.
Se decidiamo comunque di intervenire cosa occorre fare ?
Immaginiamo che il primo soccorso sia come una catena formata da più anelli:
Se uno solo di questi anelli non fosse eseguito in modo appropriato il soccorso potrebbe non esser efficace.
Qual è allora la funzione del primo soccorso?
Semplice: quella di proteggere gli infortunati e di attuare SEMPLICI ed IMMEDIATE misure di sopravvivenza, evitando nel contempo interventi maldestri di altre persone e avendo sempre bene in mente la prima regola:
"BISOGNA SALVARE LA VITA ALTRUI SENZA COMPROMETTERE LA PROPRIA".
Approfondiamo un po' le varie fasi del soccorso.
Tale fase può esser divisa in tre parti:
Potete notare come urgente non sia sempre sinonimo di grave; ad esempio una frattura alla colonna vertebrale è una situazione gravissima ma non urgentissima: in tal caso l'unica cose da fare è non far muovere assolutamente l'infortunato ed aspettare i soccorsi. Al contrario una situazione urgentissima qual'è l'asfissia non è detto che sia grave se trattata immediatamente.
L'allerta degli mezzi di soccorso è un'operazione da fare il più presto possibile. Per quanto noi possiamo esser esperti l'aiuto di personale specialistico e di apparecchiature apposite può esser fondamentale. Per tale motivo la chiamata degli stessi deve esser immediata e soprattutto chiara. I numeri da chiamare sono 113 (Polizia), 112 (Carabinieri), 118(emergenza sanitaria). Vi ricordo che tali numeri possono esser composti da qualsiasi telefono, anche i cellulari e anche se quest'ultimi sono "a credito zero". Cerchiamo di spiegare al personale che ci risponde il luogo e gli effetti dell'incidente. Una chiamata tipo potrebbe esser questa:
Operatore | Soccorritore |
Salve... | Salve, sono Giovanni Bianchi. |
Mi dica... | C'è un incidente stradale tra due veicoli. |
Dov'è successo? | In via Roma, all'altezza del bivio per Napoli, vicino all'azienda "Rossi". |
Quando è successo? | Alle 13, circa 10 minuti fa. |
Ci sono feriti? | Sì, ce ne sono 2 di cui uno in stato di incoscienza e uno ustionato in forma leggera. |
Ha altre informazioni? | Sì, da un veicolo stanno fuoriuscendo dei liquidi di colore chiaro. |
Restiamo al telefono fino a quando l'operatore ci conferma di aver avuto tutte le informazioni di cui aveva bisogno. Ricordiamo di esser chiari e calmi e cerchiamo di dare tutte le informazioni utili per permettere ai soccorsi di intervenire in modo corretto.
Sulle autostrade e sulle strade extraurbane principali sono presenti delle colonnine per la richiesta di soccorso.
Di solito esse sono poste a circa 2 km di distanza una dall'altra: per sapere qual'è la più vicina a noi possiamo controllare sulla corsia di emergenza le eventuali indicazioni presenti (qui a fianco ci sono due possibili esempi).
Tali colonnine di solito hanno almeno due pulsanti: uno per la richiesta di soccorso medico (normalmente rappresentato da una chiave inglese) e uno per la richiesta di assistenza stradale (rappresentato da una croce rossa su sfondo bianco). Per richiedere l'intervento che ci serve basta spingere il pulsante corrispondente ed attendere che si accenda la luce verde di conferma o, in altri modelli, attendere la voce di conferma. Una volta effettuata la chiamata conviene attendere presso la colonnina di soccorso per permettere ai mezzi di soccorso di trovarci con facilità.
Tale problematica è una delle più diffuse in caso di incidente in quanto essa può esser dovuta a varie cause:
paura, forte emozione, dolore intenso...
Lo stato di shock può esser notato da semplici osservazioni: chi sta per svenire assume un colorito pallido, ha sudore freddo alla fronte ed il cuore che batte più veloce e con battiti più deboli.
Se siamo sicuri che l'infortunato non abbia subito altri danni, potremmo metterlo nella cosiddetta posizione "anti-shock", cioè sdraiato supino con le gambe verso l'alto, in modo da mandare più sangue al cervello.
E' utile, per evitare che il corpo si raffreddi, coprirlo con un eventuale giubbotto o altro indumento.
Le ustioni si distinguono in pericolosità in base a due fattori: il grado e l'estensione.
Nel caso ci imbattessimo in feriti ustionati, dobbiamo prima di tutto ovviamente spegnere eventuali fiamme ancora vive. Nel caso di ustioni molto estese o cmq con grado superiore al secondo dobbiamo allertare immediatamente il pronto soccorso; nell'attesa NON dobbiamo assolutamente usare pomate o unguenti sulle ferite.
La cose migliori da fare sono: coprire le ustioni con panno quanto più possibile pulito e sterile, non strappare panni di vestito eventualmente rimasto attaccato alla pelle, in caso di ustioni agli arti possiamo farli immergere in acqua per allievare un po' il dolore.
Una frattura si riconosce dall'effetto che provoca sulla persona: causa deformazione della parte interessata con probabile rigonfiamento e dolore molto acuto.
Il nostro compito in tale situazione è cercare di non far fare alcun movimento alla parte ferita.
Pertanto molte volte è necessario fasciare o comunque immobilizzare la parte fratturata con stecche o altro materiale rigido se le fratture riguardano gli arti, con una camicia o materiale simile se la parte infortunata è la spalla, avendo cura di bloccarla aderente al torace.
Se invece la frattura è a carico delle ossa del torace, cerchiamo di mantenere immobile l'infortunato. Stiamo attenti che una situazione del genere potrebbe comportare problemi respiratori (possiamo accorgercene dall'eventuale colorito delle unghia e delle labbra tendente al bluastro) o emorragie: se serve effettuiamo la respirazione artificiale, tamponiamo la ferita con materiale sterile e mettiamo il ferito in posizione semi-seduta: cioè con il corpo allungato e la testa sollevata per facilitare la respirazione.
Ricordiamoci inoltre di coprire eventuali ferite in corrispondenza di fratture esposte (cioè con ossa che sporgono dalla pelle) con materiale quanto più possibile sterile e non disinfettiamo assolutamente.
Altra precauzione da adottare in caso di fratture è quella di prevenire l'eventuale stato di shock causato dal forte dolore e quindi cerchiamo di mettere l'infortunato con i piedi verso l'alto (posizione anti-shock).
La frattura della colonna vertebrale è la frattura più grave possibile, in quanto potrebbe portare a lesioni del midollo spinale con conseguenti possibili rischi di paralisi della parte inferiore del corpo fino alla stessa lesione. In tale evenienza il soccorritore deve evitare assolutamente di muovere o far muovere l'infortunato, cercando comunque di mantenere la linea testa-collo-tronco il più possibile diritta. Nostro compito quindi è quello di tranquillizzare il ferito, di bloccare qualsiasi tentativo di spostamento attendendo l'arrivo dei soccorsi qualificati. Nel caso di infortunato incosciente nostra premura sarà quella di controllare la sua respirazione e il suo battito ricordando sempre di non spostarlo assolutamente e di non fargli fare movimenti della testa o del busto.
In caso di corpo estraneo presente nell'occhio (ad esempio un moscerino) potremmo estrarlo utilizzando un fazzoletto. Se invece il corpo si è addentrato nella cornea, non va assolutamente tolto, e la nostra premura sarà quella di portare il prima possibile l'infortunato al pronto soccorso.
Quando l'occhio è investito da sostanze chimiche esso va lavato sotto abbondante acqua corrente, dopodiché dovremmo bendarlo e portare il ferito in ospedale.
Una importante eccezione a tale problematica riguarda la calce, che dovrà essere tolta il primo possibile senza utilizzare acqua.
Il trasporto di eventuali infortunati è un'operazione da far fare a persone esperte. Se non è possibile in nessun modo l'intervento dell'ambulanza o dell'elicottero di soccorso o se siamo certi che l'urgenza sia elevatissima dovremmo essere noi ad occuparcene, ricordando sempre dei possibili rischi a cui andremo incontro.
Dobbiamo però di distinguere tra urgenza e gravità dell'incidente: una eventuale lesione alla colonna vertebrale è una situazione molto grave ma con urgenza abbastanza bassa: in tale situazione non dobbiamo assolutamente spostare l'infortunato attendendo l'arrivo di soccorritori più esperti.
A volte il trasporto con mezzi propri si rende indispensabile: stiamo attenti alla guida e adeguiamola all'urgenza delle ferite. Non è assolutamente necessario guidare con imprudenza se non ci sono urgenze; anzi cerchiamo di adottare una guida fluida e regolare, soprattutto se trasportiamo persone con fratture cerchiamo di evitare scossoni dovuti ad una guida sportiva.
E' importante comunque far notare che interventi maldestri o non necessari che comportino danni a chi li ha subiti possono essere soggetti alle pene previste dal codice penale (artt. 589-590).
Questa fase, importantissima, esula dal nostro articolo. Vi ricordo comunque che sarà veramente efficace soprattutto se le fasi precedenti sono state espletate in modo corretto.
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